VMware rilascia la beta di VMware Stage Manager

PM+02:00Lun, 28 Gen 2008 21:34:00 +02001201548840GMT+0200C+ 1
VMware rilascia la beta di VMware Stage Manager, il nuovo software di management e automazione. VMware Stage Manager automatizza la gestione di server, storage e networking nella fase in cui servizi IT nuovi o rinnovati entrano nel processo di delivery.
VMware, Inc. (NYSE: VMW), azienda leader nel software per la virtualizzazione, ha annunciato la beta di VMware Stage Manager, un nuovo e avanzato prodotto di gestione e automazione in grado di ottimizzare e velocizzare il processo che porta in produzione applicazioni ed altri servizi IT, completamente nuovi o rinnovati.
Sulla base delle funzionalità di management di VMware Infrastructure, VMware Stage Manager automatizza la gestione di ambienti applicativi completi e multilivello – inclusi i sistemi server, storage e di networking che li supportano – nelle loro varie fasi, dall’integrazione al testing, fino allo staging e all’accettazione da parte dell’utente, prima che vengano rilasciati in produzione.
“VMware ha risposto ancora una volta alle necessità degli utenti che sanno guardare lontano, ed ha rilasciato una beta già estremamente solida”, dice Dave Welch, Principal di House of Brick Technologies, struttura di consulenza che opera con aziende blue chip. “Tutte le necessità sono state soddisfatte, e l’interfaccia è rimasta semplice. VMware Stage Manager consente all’IT di guidare con sicurezza le applicazioni fino alla fase di produzione. Non solo: VMware Stage Manager aiuta anche gli amministratori a uscire dall’operatività quotidiana ed a concentrarsi su progetti in grado di generare ROI.”
Man mano che si introducono nuovi servizi IT, o modifiche ai servizi esistenti – ad esempio il passaggio ad Exchange 2008 o modifiche a una complessa installazione SAP – questi solitamente seguono una sequenza di passaggi per assicurarsi che siano testati, approvati e configurati con successo, prima di passare in produzione. L’IT mantiene tipicamente una serie di “istanze ombra” dell’ambiente di produzione per consentire ognuno di questi step. Questi sistemi non sono più in sincrono con la configurazione di produzione, cosa che spesso complica l’esecuzione di successo di cambi e aggiornamenti al sistema e aumenta il rischio di blocchi di produzione.
VMware Stage Manager aiuta l’IT a rispondere a questa e ad altre problematiche legate alla transizione dei servizi, con la sua capacità di visualizzare, organizzare e ottimizzare risorse e processi lungo l’intero ciclo di vita della release del servizio. Implementando VMware Stage Manager, gli amministratori IT e i responsabili delle applicazioni possono:
–  Gestire gli asset infrastrutturali di pre-produzione – server, storage e dispositivi di rete – utilizzandoli solamente quando sono necessari, riducendo in questo modo la proliferazione dei server e aumentando l’efficienza nell’utilizzo delle risorse da parte dei servizi IT che si basano su VMware Infrastructure.
Costruire rapidamente un’immagine di pre-produzione di complessi ambienti di produzione, procedendo anche a una clonazione diretta dai sistemi di produzione per assicurarsi che tutti gli ambienti siano repliche esatte, e per questo riducendo il rischio di errori e di possibile downtime.
–  Distribuire in maniera sistematica le modifiche apportate a sistemi complessi attraverso le varie fasi del processo, applicando molto più semplicemente procedure di gestione delle modifiche e delle release.
–  Velocizzare la compilazione di richieste di modifiche ai sistemi di produzione.
“La virtualizzazione VMware è lo standard di un’architettura nuova e più efficace per l’operazione delle applicazioni”, spiega Dan Chu, Vice President of Emerging Products and Markets di VMware. “VMware Stage Manager amplifica la potenza della piattaforma VMware automatizzando e ottimizzando il processo di staging per l’implementazione di nuove applicazioni e aggiornamenti.”“I team IT enterprise affrontano numerose problematiche legate alle risorse e ai processi, che generano rischi e rallentano il passaggio dei nuovi servizi in produzione”, commenta Stephen Elliot, Research Director di IDC. “La virtualizzazione offre alle organizzazioni IT una possibilità di ottimizzare i processi inefficienti e di comunicare l’impatto dei processi di business alle più varie aree funzionali.”
Ulteriori informazioni per scaricare la beta su VMware Stage Manager .

ubblicare opere gratuitamente su Internet è controproducente?

PM+02:00Lun, 28 Gen 2008 13:12:00 +02001201518720GMT+0200C+ 1
Non tutti sono daccordo che condividere ciò che si è creato su internet, comporti per forza una perdita di denaro. Ne è convinto uno scrittore di nome Coelho.

Molti lo conoscono per i titoli “L’Alchimista” e “Il manuale del guerriero e della luce”, io l’ho conosciuto grazie al libro “Veronika decide di morire” (bellissimo e già letto due volte).
In pratica l’autore si era accorto che in Russia (si parla del 2000) le copie vendute di un suo libro (L’Alchimista) non superavano le mille copie.

Ha provato a renderlo disponibile on-line e scaricabile gratuitamente. L’anno dopo le copie vendute erano diventate centomila.

 

Ha così creato un suo blog: The Pirate Coelho. Qui ha messo a disposizione il link per scaricare molti dei suoi libri in varie lingue, tra queste anche in Italiano; qui possono essere scaricati gratuitamente in formato .pdf i seguenti titoli :

 – L’Alchimista
– Lo Zahir- Maktub
– Manuale del Guerriero della Luce
– Monte Cinque
– Sulla Sponda del Fiume Pedra mi sono seduta e ho pianto
– Undici minuti
Paolo Coelho ha anche esposto il suo punto di vista a una conferenza DLD (Digital, Life, Design) tenuta a Monaco qualche giorno fa, sostenendo perché lottare contro internet é una battaglia persa, e perché invece la diffusione di contenuti in rete può solo aiutare.

Qui potete vedere il video
Ma qual’è la molla che fa scattare l’acquisto di un libro offerto gratuitamente su Internet?
La stessa che prima dell’avvento di Internet ci faceva acquistare i libri! Prima potevi avere un anteprima di un libro perché l’amico o l’amica te lo prestava, e se ti era piaciuto lo compravi. Non è tanto diverso da averlo in anteprima su internet.

 Concessa in anteprima a Pc-facile.com

 

http://feeds.feedburner.com/Infotecnonews

 


Sophos contro lo spam, ma non solo

PM+02:00Lun, 28 Gen 2008 12:07:00 +02001201514820GMT+0200C+ 1
Sophos si è attivata per questa dura lotta annunciando le sue eXtensible Lists (SXL). Si tratta di un un sistema di ricerca online che velocizza la distribuzione di informazioni sullo spam. La soluzione (SXL) aiuta a tenere lontane dalla casella di posta le e-mail malevoli e indesiderate, andando ad arricchire le soluzioni della gamma Email Security and Control proposte ai propri Clienti.

Ma vi sono molti altri modi per combattere lo spam, gratuiti o a pagamento, ad ognuno quello più congegnale. Quando riceviamo e-mail strane, o che non sappiamo da chi provengono, sorgono dei dubbi su come comportarci. Segnalarle come spam, utilizzare un filtro antispam, cestinarle, oppure aprirle?

Non sempre gli strumenti che troviamo su internet sono infallibili, ma ci possono dare una mano.Per prima cosa potreste avere voglia di conoscere qualche informazione in più sulle e-mail indesiderate che intasano la vostra casella di posta elettronica.Sapere con sicurezza chi ci ha scritto non è quasi mai possibile, ma possiamo identificare la veridicità dell’e-mail e la zona di provenienza tramite l’indirizzo IP.
Con Ip-adress, possiamo verificare se esiste il suo indirizzo IP.
Oppure possiamo verificare l’esistenza dell’e-mail collegandoci ad un indirizzo di verifica e-mail.
Se siamo certi che si tratti di spam è utile usare un programma per reclamare al provider, da dove proviene l’e-mail, l’abbonato spammer. La Abuse Net offre un servizio gratuito di invio dei reclami ai postmaster opportuni, lo trovate anche su Pc-Facile nella sezione download.
Leggete la Guida Antispam di Leonardo Collinelli, che non fa mai male. ;0)

Concessa in anteprima a Pc-facile.com